Luca Schneider e Alessandro Santoro sono rispettivamente allenatore e allenatore in seconda della nostra Juniores: abbiamo parlato con loro della stagione delle ragazze.
Da quanto tempo siete al Trento e da quanto allenate nel calcio femminile? Come mai questa scelta?
Luca Schneider: Sono al Trento Calcio Femminile da due stagioni. Alleno da molti anni, ho iniziato nel 2003 nel settore maschile, sia giovanile che nelle prime squadre, ho deciso di passare al femminile per la possibilità di contribuire a far crescere il livello del movimento. Ho trovato stimolante la sfida di lavorare in un contesto nuovo e diverso, dove c’è tanto lavoro da fare.
Alessandro Santoro: Sono al Trento calcio femminile da due stagioni. Qualche anno fa ho provato ad allenare una prima squadra maschile ma non ero ancora pronto ed ho lasciato quasi subito, quasi per caso ho deciso di allenare il femminile e subito mi è piaciuto. Portare la mia esperienza da ex giocatore per contribuire a far crescere il movimento lo trovo stimolante.
Stiamo entrando nella fase finale del campionato: com’è andata la stagione fin qui?
Fino ad ora la stagione sta procedendo molto positivamente. Abbiamo lavorato con impegno per migliorare continuamente, e i risultati cominciano a dare il frutto dei nostri sforzi, come dimostra il secondo posto nel girone. Siamo arrivati ad un momento cruciale del campionato e la squadra sta migliorando, sia a livello di mentalità che di gioco. Ovviamente, c’è sempre spazio per migliorarsi, ma siamo molto soddisfatti dei progressi fatti finora. Ora ci concentreremo sulle ultime partite per cercare di ottenere il massimo risultato possibile.
Come si può far crescere al meglio una giovane atleta, calcisticamente e non solo? Quali sono i principi che guidano il vostro lavoro?
Per migliorare la crescita di una giovane atleta, sia dal punto di vista calcistico che umano, è fondamentale che si lavori in un ambiente sano, con un metodo che coinvolga lo sviluppo tecnico, fisico, psicologico. Nel calcio femminile, i nostri principi che guidano il lavoro sono simili a quelli adottati nel calcio maschile, ma con una maggiore attenzione in particolare alle prestazioni fisiche, alla tecnica e alla parte psicologica delle atlete.
Spesso durante questa stagione alcune ragazze della Juniores sono state chiamate in prima squadra, qualcuno ha anche giocato alcuni minuti: anche questo può aiutarle a crescere?
Sì, certamente! L’impiego delle ragazze della Juniores in prima squadra è un’opportunità preziosa per il loro percorso, sia calcistico che personale. Misurarsi con atlete più esperte, di sicuro aumenterà le proprie capacità tecniche, tattiche e fisiche. Inoltre, l’esperienza in prima squadra le aiuta a comprendere meglio la dinamica del gruppo. Questa esperienza può anche essere uno stimolo motivazionale, spingendo le giovani atlete a migliorare e a impegnarsi maggiormente per raggiungere i propri obiettivi. Vedere giocatrici in prima squadra che vengono dal settore giovanile è un traguardo e una ricompensa per tutti gli allenatori che vedono gratificato il loro lavoro.