Il campionato delle giovani ragazze dell’under 17, come quello delle under 19, è ancora fermo, ma la voglia di allenarsi non manca di certo alle nostre aquilotte. Abbiamo intervistato il loro capitano, Laura Bordiga, classe 2005.
Ciao Laura, come stanno andando gli allenamenti, che aria tira in spogliatoio?
Gli allenamenti stanno andando bene, c’è un bel clima e in generale siamo tutte felici di poter venire al campo. Il gruppo è unito, ci divertiamo insieme, cantiamo e balliamo.
Giochi da molto a calcio, raccontaci un po’, da dove è nata la passione per il pallone?
Ho iniziato a giocare fin da piccolissima seguendo le orme di mio fratello, giocavamo insieme ai nostri amici nella piazza del paese, poi crescendo mi sono subito iscritta in una squadra maschile, poi sono passata al Trento. Ho sempre fatto l’attaccante perché amavo segnare e amo farlo anche adesso. Mi piace fare goal, soprattutto con i tiri al volo e di testa, anche se non è il mio punto di forza. Adoro giocare con le compagne sulle fasce per poi scattare verso la porta.
Hai un giocatore a cui ti ispiri?
Il mio giocatore preferito è l’argentino Diego Milito. Ricordo i tempi in cui quando giocava all’Inter con il numero 22. Io in campo porto il numero 10 ma se c’è la possibilità di giocare con il numero 22 non ci penso due volte e lo indosso subito.
Passiamo ora a qualche curiosità sulla squadra…. Chi è la ragazza più estroversa, che ama far festa e anche un po’ di confusione in spogliatoio?
Sono due: Giada e Fiamma. Anche se, in realtà, anche io non sono proprio tranquilla.
E quella più disciplinata, che ascolta il mister con attenzione?
C’è un bel gruppetto, tra queste ci sono Emily, Micol e Gaia.
La tua partner in crime?
Ne ho due e sono sempre loro Giada e Fiamma. Ci divertiamo molto sia in campo che in spogliatoio
Chiudiamo con l’ultima domanda: un tuo pregio e un tuo difetto?
Mi considero una ragazza molto competitiva, ho sempre voglia di vincere ma con sportività. Uno dei miei difetti è il parlare tanto durante gli esercizi, mi piace ridere e scherzare sempre, è più forte di me.